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Hortus Divinus, la natura si fa arte

L’ex Palazzo municipale di via Porta Putignano per due giorni si è trasformato in un “giardino botanico virtuale”. In occasione della diciannovesima edizione di Bacco nelle Gnostre l’agronomo Nicola Pugliese, docente all’IISS Caramia-Gigante di Locorotondo, ha allestito nel palazzo storico “Hortus Divinus” una mostra che raccoglie circa 300 iconografie di stampe botaniche antiche.

Tra i corridoi del palazzo ex sede della pubblica amministrazione cittadina le iconografie hanno fatto bella mostra riempiendo di colori interni spogli e inanimati. Dalle piante, ai fiori, ai frutti, la raccolta è un’indagine meticolosa e specifica di quasi tutta la flora presente sul pianeta raccontata attraverso disegni minuziosi e carichi di particolare sviluppati da autentici artisti in epoche in cui la fotografia e le innovazioni tecnologiche erano lontane ancora dal palesarsi. “La presente esposizione iconografica – si legge nella presentazione del progetto – ha lo scopo di omaggiare il mondo vegetale, nonché suscitare stupore nell’osservatore per la raffinata metodica di rappresentazione senza tempo della bellezza del creato”.

Per il curatore la mostra vuole ripristinare un rapporto armonioso tra uomo e natura oggi compromesso. "Dedico questo progetto alla mia famiglia, – dice Pugliese - agli amici, ai colleghi e alunni per avermi sostenuto e fornito preziosi suggerimenti». L’unica pecca è forse da riscontrare nella temporalità dell’evento. Due giorni sono sembrati troppo pochi per far conoscere a nocesi e forestieri quelli che il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bari Giancarlo Chielli ha definito «beni culturali che tramandano una tecnica antica al servizio della Scienza". Si confida in una riproposizione della mostra in tempi e luoghi più consoni.    

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